London Chess Classic 2012 – Day 4 + Off Day

Finalmente a Londra! 🙂

Per chi come me ama da sempre l’Inghilterra e Londra appena atterati subito si riprovano e si assaporano quelle cose che la rendono speciale, no non sto parlando del cielo plumbeo e della nebbia che ormai non c’è quasi piu’ perfino qui, maggior parte del tempo, ma della civiltà e dell’efficienza misti a quel pizzico di british humour e understatement (ma anche compiacimento nel sapere, o nel credere, di essere diversi e al top allo stesso tempo).

Recuperato il bagaglio grazie al Heathrow Express sono a Paddington in 20 minuti scarsi e da li’ visto che ormai padroneggio “il Tube” mi avvicino il piu’ possibile alla zona dell’albergo, Notting Hill al confine con Bayswater, prima di fare l’ultima parte in cab (taxi in parole semplici) giusto perchè le valgie per 7 giorni pesano e l’albergo al primo colpo bisogna capire esattamente dove si posiziona rispetto alla fermata di Bayswater (in realtò saranno meno di 10 minuti a piedi…). Quest’anno memore della pessima esperienza e scelta della prima parte della settimana ho abbandonato Kensigngton e i suoi claustrofobici boutique hotel per Notting Hill/Bayswater prenotando un appartamento che costa meno della camera d’albergo dell’anno scorso ma ha il doppio della metratura, un bagno per umani e addirittura una piccola cucina a vista…che non ho intenzione di usare, ovviamente 😉

Scaricate le valigie volo al Olympia Center in Hammersmith dove si svolge il London Classic, subito all’entrata la prima sorpresa: l’allestimento è cambiato! Ora c’è una grande hall con le foto dei protagonisti e una scacchiera e set dei classici pezzi giganti.

Ascensore ed arrivati al secondo piano eccomi nel foyer, effettuato l’accredito dove mi accoglie una delle assistenti del deus ex machina, Malcolm Pein, incontro subito l’Operation Director e suo braccio destro, Tao…il cognome non lo scrivo perchè è impronunciabile e per il copia e incolla facciamo domani eh 🙂

Dritto in sala VIP e appena entrato mi imbatto nell’intero squadrone inglese del passato, del presente e del futuro; infatti sono presenti Nigel Short, Julian Hodgson in veste di commentatori ufficiali (Nigel scatenato in questa nuova veste che lo libera dalle responsabilità e dalle mazzate del giocare e lascia spazio alla sua anima di diavoletto…), John Nunn, John Speelman (vestito al solito da paura…) , Stuart Conquest (sempre meno impegnato come giocatore e piu’ impegnato con Direttore del Torneo di Gibilterra) e uno stuolo di IM capitanati da Malcolm Pein e con lui Ali Mortazavi, Richard Palliser, Lawrence Trent ed un super specialista del Dragone di cui al momento mi sfugge il nome (aiutatemi voi!).

Come dicevo sopra Short imperversa e nel momento in cui entro sta dicendo a tutti “Oggi è la giornata in cui gli inglesi (inteso come “I giocatori inglesi”) perdono entrambi la Loro Regina…e poi con essa…la partita!”

Non faccio in tempo a cominciare ad iniziare il giro dei saluti che arriva l’amico compositore, pianista e *performer* come piace a lui definirsi, Jason Kouchak, il quale dall’alto del suo 1,90 mi abbraccia e prima che possa riprendermi comincia a stappare un ottimo vino rosso per, come dice lui, “celebrare il momento” !

Non posso rifiutare ma avendo mangiato solo due miseri panini all’aeroporto di Linate, mi la cosa ha un effetto devastante soprattutto sulla mia già provata capacità di analisi! Evito dunque di fare alcun commento sullo sviluppo degli eventi e lascio agli esperti limitandomi  qualche ovvietà quando Julian (Hodgson) ad un certo punto dice “Chiediamo al nostro amico italiano come finisce questa partita…”

Per la cronaca era il famoso finale della Macshane – Aronian dove  il bianco aveva T+C+5p vs. D+A+P mi salva l’entrata in sala di Neponiatchi, Anand e Kramnik; se i primi due danno un’occhiata distratta alla posizione e poi si preoccupano di recuperare i loro cappotti (il russo una giaccavento multicolorata con una scritta tipo *Russia* ) Kramnik da vero appassionato di scacchi si ferma divertito ad osservare la bizzarra posizione. Naturalmente Short e Hodson non aspettano altro e lo stuzzicano nel esprimersi in merito.

Ecco così il n°3 del mondo (e se Aronian continua così potrebbe anche succedere che a fine torneo si scambino i posti in classifica…) nonostante le lunghe leve si sistema seduto, o meglio accovacciato, di fianco a loro e comincia ad analizzare il finale.

Tutti sostengono che sia una posizione complessa che ci sono rischi per entrambi e che puo’ finire 1X2 il punto su cui esprimersi però è un altro…ovvero ch rischia di piu’ e chi sta giocando per vincere: Kramnik non ha dubbi è il nero che gioca per vincere!

Aronian pero’ rimette tutto in gioco ritardando la presa del pedone a5 e pare che Mcshane possa uscirne con almeno un pareggio, poi pero’ sceglie il piano sbagliato e invece che puntare solo alla spinta dei pedoni g e h supportati da torre e cavallo, scegli di spingere anche il pedone f e fa salire il re…non lo avesse mai fatto! Indebolire le case nero intorno al re diventa un harakiri e l’armeno porta a casa il puntone intero. Gli inglesi in sala mestamente abbozzano.

Intanto da parte mia piano piano mi riprendo e Jason mi presenta una gentile ragazza asiatica che si rivelerà poi essere la fidanzata di uno dei due giocatori inglesi del London Classic di quest’anno…uno dal passato italiano… si tratta nientemeno che i Gawain Jones…over 2650 e 4° scacchiera della squadra inglese alle recenti Olimpiadi di Istanbul.

Un ragazzo semplice molto simpatico che mi racconta in un italiano fluente e dal leggero accento toscano di come lui , inglese dello Yorkshire, abbia passato due piacevoli anni in quel di Lucca frequentando il liceo classico. Mi presenta anche un suo simpatico amico italiano che lavora da 6 mesi qui a Londra e che è venuto proprio oggi a trovarlo, si crea subito un ottimo feeling e mi invitano a cena insieme a loro in un pericoloso (almeno io inizialmente l’avevo reputato tale) ristorante persiano! In realtà il cibo si rivela buono.

Nel frattempo prima di andare assistiamo al finale della Macshane – Aronian, in sala analisi tutti gli inglesi fanno il tifo per Luke (come lo chiamano loro) che oltre a godere di grande rispetto scacchistico (ci mancherebbe, direte voi) sta simpatico un po’ a tutti anche alle due opposte fazioni (non posso rivelare a chi fanno riferimento ma sappiate che esistono).

Abbandoniamo la sala e ci dirigiamo verso la nostra a cena a cui si aggiunge il simpatico Richard Palliser che in questo torneo svolge il ruolo di secondo di Gawain Jones. La cena va via liscia, temendo il persiano anche piu’ di quello che pensavo. La battuta della serata è dell’amico di Gawain a cui prima di entrare chiedo cosa ne pensa della cucina in questione sentendomi rispondere “Non mi fido molto…perchè i Persiani sono estinti ed un motivo ci sarà…!!”

Poi ci spostiamo al pub di fianco dove si ricompone lo squadrone inglese visto che si aggiungono Adams (con gentile signora), Mortazavi, il GM Stephen Gordon, Lawrence Trent e Luke Mcshane ed infine fanno una breve Macaley Peterson (fantastico produttore di eventi scacchistici di questo spessore) , Sabrina Chevannes e l’onnipresente Malcolm Pein.

Dopo un altro giro di birre che qui definiscono “bye round” se ho capito bene visto che di nuovo fra alcool e stanchezza ero un po’ annebbiato e poi si rientra in albergo.

Oggi (ormai ieri visto l’ora in cui scrivo) visita alla città e visto che le cose piu’ popolari le ho già viste lo scorso anno mi sono dedicato a Notting Hill, Victoria A. Hall Museuum, Harrods (senza comprare nulla, un record per me..) e Knightsbridge. ho concluso la giornata con un salto all’Olympia Centre per incontrare Stuart Conquest (che mi ha raccontanto molto di come si organizza un Open da 160.000 sterline come Gibraltar in sovlgimento a gennaio 2013) e un lampetto dove ho fatto pietà perchè impegnato nella conversazione con lui sono arrivato in ritardo ad ogni santo turno (e lampo non è certo una mossa geniale da farsi!).

Domani mi aspetta la prima giornata piena in sala torneo e sono già entusiasta ora anche senza ricordarmi cosa propone il menu’ scacchistico del giorno.

Qui di seguito il link per l’album delle foto ufficiali e mie (del torneo e di Londra) caricate su Facebook nel gruppo Chess Projects: www.facebook.com/media/set/?set=oa.447743218618847&type=1

A seguire verranno messe anche qui sul sito (è solo questione di un attimo di pazienza).

Goodnight moon by Silversurfer

p.s. quello originale, niente copie!

 

 

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