Intervento Matteo Zoldan alla riunione annuale del CR Lombardia Scacchi FSI

Gent.mo Signor Presidente, Consiglieri CRL, Presidenti di ASD Scacchistiche lombarde, Delegati degli Istruttori e dei Giocatori,

essendo oggi qui riuniti mi permetto di rubarvi alcuni minuti per fare alcune considerazioni che allo stato attuale ritengo essere di estrema rilevanza: abbiamo appena finito di ascoltare la relazione annuale del Presidente Pietro Barrera, nella quale egli prova a rassicurarci in merito allo stato degli scacchi in Lombardia e presenta quanto è stato realizzato in forma istituzionale dal CRL nel 2015, e visto che parliamo anche di attualità, anche in questo inizio del 2016.

Purtroppo come Presidente di associazione scacchistica non posso trovarmi d’accordo con le valutazioni da lui espresse: l’anno appena trascorso NON è stato un anno POSITIVO per la Lombardia infatti di fronte a tutti noi, ed in particolare al CRL da noi eletto, c’erano alcune sfide strategicamente importanti, per non dire fondamentali alla crescita del nostro movimento, e con loro la necessità di porre nuove basi per fronteggiare criticità sempre più evidenti presenti nel panorama scacchistico lombardo.

Tirando le somme, e lo dico con amarezza, non si può che constatare che molte fra le sfide più importanti sono state perse, alcune a causa di scelte strategiche errate, altre semplicemente perché non sono neppure state affrontate.

In questo consesso non è però mia intenzione fare polemica, desidero invece presentare alcuni dati per favorire un confronto costruttivo e con l’occasione rivolgere alcune domande ai membri del CRL onde ricevere, se (si spera…) lo riterranno opportuno, i chiarimenti del caso.

I temi che qui affronterò, sottolineo sinteticamente, si riferiscono ai seguenti ambiti:

  1. Bilancio economico del CRL
  2. Settore Istruttori
  3. Manifestazioni giovanili
  4. Expo Milano 2015
  5. A. 2015 a Milano
  6. Tesseramenti
  7. Relazione strategica fra CRL e ASD lombarde

Bilancio economico del CRL

Abbiamo constatato che il CRL gode di buona salute dal punto di vista finanziario, d’altronde difficilmente potrebbe essere diversamente visto che la FSI lo supporta annualmente con dei contributi in proporzione al numero di ASD e tesserati presenti in Lombardia. Guardando all’ultimo bilancio il contribuito percepito nel 2015 è stato superiore ai €16.000. Quello che semmai sorprende è che un organismo istituzionale come questo senta la necessità di concludere ogni anno il proprio bilancio in attivo con accantonamenti rilevanti, soprattutto se comparati con le entrate istituzionali che riceve (parliamo di circa il 30%!).

Ci si chiede se sia davvero necessario e opportuno abbandonare la modalità classica di interpretazione del ruolo da parte di un organo istituzionale che riceve dall’ente superiore di riferimento un supporto finanziario, presumibilmente per distribuirlo sul territorio a sostegno delle realtà presenti, per un’interpretazione del ruolo come quella attuale più tipica di vere e proprie aziende che hanno come obiettivo la chiusura di bilancio con un segno positivo più ampio possibile.

Per ora soprassediamo a dare una risposta definitiva e ritorneremo alla conclusione su questo aspetto, nel frattempo però prendiamo atto dell’attivo di bilancio al 31.12.15 si avvicina ai € 6.000. Esserne a conoscenza ha una sua rilevanza nel momento in cui si devono operare delle scelte…e dunque adesso siamo a conoscenza che i mezzi per operare esistevano ed esistono, la domanda che rimane senza risposta è perché queste risorse finanziarie non siano state usate!

  • Per sostenere talenti lombardi come Rambaldi e Moroni
  • Per sostenere le più importanti manifestazioni giovanili anche tramite l’eventuale copertura totale dei costi di svolgimento o affittando le sale quando necessario
  • Per acquistare pezzi e scacchiere ed orologi a sostegno delle manifestazioni giovanili più impegnative (quanti circoli posseggono 150/200 scacchiere e orologi ?)
  • Per inviare il rappresentante degli Istruttori alla conferenza nazionale (…come fanno tutte le altre regioni d’Italia)
  • Per organizzare i corsi di Sanatoria SNAQ in forma gratuita
  • Per migliorare i contenuti presenti in questi corsi SNAQ
  • Per sostenere eventi speciali come i tornei svolti durante con EXPO Milano oppure durante il CIA 2015
  • Per organizzare ulteriori Seminari per gli Istruttori della Lombardia

Settore Istruttori

Questo settore rappresenta sinceramente uno degli aspetti dove a nostro avviso, in quanto ASD fortemente coinvolta nello sviluppo e nella diffusione degli scacchi giovanili, con il “Progetto “Scacchi a Scuola”, progetto che attualmente coinvolge 15 istituti scolastici per un totale di circa 200 allievi, sono state operate una serie di scelte difficilmente condivisibili. Innanzitutto viene da domandarsi se dopo essere stata una delle ultime regioni in Italia ad organizzare il primo corso di sanatoria SNAQ, svoltosi a novembre 2015, fosse opportuno organizzare tre ulteriori corsi istruttori pubblicizzandoli a 10gg dalla votazione che nominerà il nuovo rappresentate degli istruttori presso il CRL (dopo le dimissioni del sottoscritto avvenute a luglio 2015 ed incomprensibilmente rese note dal CRL solo nel settembre 2015).

Di fatto consegnando al soggetto entrante un pacchetto di formazione già strutturato e definito, senza che egli possa dunque occuparsene come il suo mandato elettorale presupporrebbe. Mi sono permesso di esprimere tale inopportunità perché le competenze di un soggetto proveniente dal settore istruttori sarebbero servite visto che il Corso di Sanatoria SNAQ approvato dal CRL qui presente propone gli stessi relatori (Borgo e Serpi) e gli stessi interventi degli ultimi 3 corsi istruttori base e 2 corsi di istruttori giovanili (2012-2013-2014 e per una parte anche 2015!) e questo nonostante invece avrebbe dovuto essere imperniato sul principio di “Formazione Continua” (concetto alle fondamenta dello SNAQ).

Come presidente di ASD mi chiedo quale utilità possa avere per i nostri istruttori replicare nuovamente i medesimi argomenti ascoltati nei corsi di formazione affrontati in precedenza. Non solo ma se questo non bastasse anche gli interventi dei relatori CONI (Grassi e Lombardi) sono le esatte repliche di quelli già ascoltati in precedenza, mi chiedo inoltre perché non sia stato presente (corso del novembre 2015) e non sia presente (corso del aprile/maggio 2016) un intervento di psicomotricità scacchistica, come sarebbe invece previsto dal protocollo SNAQ.

Mi chiedo perché continuiamo ad investire del tempo e delle risorse su argomenti come la “Metodologia dell’allenamento sportivo – CONI” e “L’etica nello sport e negli scacchi” che i per primi i nostri istruttori hanno giudicato come scarsamente interessanti come documentato nell’ultimo questionario di gradimento (compilato per i corsi del 2013 e 2014)?

Mi chiedo perché non sia previsto dedicare del tempo su argomenti chiave come la metodologia dell’insegnamento scacchistico, soprattutto se riferita all’insegnamento e alla comunicazione verso i soggetti di età scolare ?

Sempre discorrendo di corsi istruttori ci si chiede come abbia investito il CRL gli utili generati dal corso istruttori effettuato nel novembre 2015. In tale corso risultavano infatti presenti 60 istruttori che hanno versato ognuno una quota di iscrizione di € 40,00 (per la cronaca in molte altre regioni come la Toscana ed il Piemonte si è scelto di effettuare i corsi di sanatoria SNAQ in forma gratuita!) generando così entrate per un totale di € 2.400 a fronte di nessuna uscita per la sede di svolgimento (ospitata presso queste sede CONI di Via Piranesi), nessuna uscita per gli interventi di formazione CONI (come sempre forniti gratuitamente dalla Scuola dello Sport del CONI Lombardia) ed unico intervento, per quanto di entità robusta, necessario di contributo, effettuato del Formatore FSI Andrea Serpi.

Ci si chiede dunque se l’utile presumibile di oltre € 1.500 proveniente dal settore istruttori grazie al corso di sanatoria SNAQ effettuato a novembre 2015 sia stato poi investito nel settore istruttori…o semplicemente si va ad aggiungere alla eccedenza di bilancio presente a bilancio al 31.12.15.

La domanda sorge spontanea visto che per motivazioni incomprensibili sono 2 anni che il CRL non invia in forma istituzionale il proprio rappresentante del Settore Istruttori al massimo appuntamento annuale del settore ovvero la Conferenza Nazionale Istruttori svoltasi nel novembre 2014 a Grosseto per le Finali Nazionali del CISU16 e nel luglio 2015 in occasione del CIG 2015.

Ma sorge ancora più spontanea quando con meraviglia e sgomento prendiamo atto che il bando del CRL che ufficializza il contributo previsto per gli accompagnatori (o meglio i trainer) da inviare alle Finali Nazionali del CIG di Olbia è di € 200,00 a fronte di un ammontare complessivo di lavoro di 40 ore (!!), tempi di viaggio esclusi.

Nella fattispecie sottolineo che si tratta di un contributo di € 5,00 all’ora! Cinque euro ad ora di lavoro per un soggetto che indicativamente lo stesso bando cita si auspica sia Candidato Maestro, con rating ELO > 2100 ed in possesso ovviamente del titolo di Istruttore FSI.

Premesso che mi sfugge completamente il senso di pubblicare un bando, come ha fatto il CRL, dove prima si fissano dei parametri di partecipazione e poi si conclude asserendo che gli stessi sono puramente indicativi…ebbene è questa la modalità in cui la massima istituzione scacchistica a livello regionale intende valorizzare e ricompensare i propri istruttori che hanno investito centinaia di ore nella propria formazione sportiva e didattica, magari partecipando anche ad un corso di sanatoria SNAQ con quota di iscrizione di € 40,00 ?

In quanto delegato degli istruttori qui presente chiedo dunque che in questa sede venga verbalizzata la richiesta di aumentare il contributo previsto portandolo a € 400,00 (ovvero € 10,00 ad ora per le 40 ore di lavoro previste indicativamente sul campo)

Chiedo inoltre che il CRL preveda la presenza di almeno 3 istruttori (e non 2/3…) per l’edizione del 2016 poiché a fronte di almeno 100 partecipanti previsti (le ultime due edizioni sono stati ben 140…ma è possibile che la lontananza della sede produca un lieve calo per questa edizione…cosa che da parte mia dubito perché l’inevitabile calo potrebbe essere compensato dall’aumento complessivo, come di fatto ormai avviene ogni anno) è opportuno, anzi prioritario, che la Lombardia, come fanno già le altre principali regioni (Toscana, Sicilia, Piemonte, Emilia-Romagna), preveda un rapporto di 1 TRAINER (per favore eliminiamo una volta per tutte l’impropria parola di “accompagnatore” che non ha alcun senso compiuto con l’incarico contingente) ogni 30/40 partecipanti.

Si presume che problemi di fondi non dovrebbero essercene visto l’utile registrato appunto dal corso istruttori di sanatoria SNAQ svolto a novembre 2015 ed il prossimo imminente di marzo/aprile 2016…e vista l’eccedenza di bilancio certificata al 31.12.2015!

Confido inoltre che onde garantire la presenza del rappresentante degli Istruttori alla Conferenza Nazionale 2016 evitando così l’assenza per il terzo anno consecutivo si valuti, come fanno moltissime altri CR, di nominare il medesimo (e non magari un altro consigliere, ad esempio il Tesoriere o altri la cui qualfica interna ben poco ha a che fare col mondo giovanile) come Delegato Ufficiale del CR alle Finali CIG 2016.

Il tutto nella speranza che le disponibilità nel luogo di svolgimento della manifestazione, il GeoVillage di Olbia, siano ancora presenti e non si finisca col far risiedere i nostri trainer in Slovenia (come avvenuto in occasione delle Finali del 2014 a Tarvisio)…scusate in Corsica!

Manifestazioni Giovanili

Si prende atto con stupore che alla data del 05 marzo non è ancora stato reso noto dove si svolgerà la Fase Provinciale dei CGS di Milano. Una manifestazione che oltre a crescere ogni anno attualmente ha raggiungo un volume di circa 400 partecipanti (circa 250 per la Primaria) e che l’anno scorso ha visto coinvolte solo per la primaria circa 70 squadre. Tutte le scuole di Milano dove sono presenti i progetti “Scacchi a Scuola” premono per avere risposte in merito. Circa 5 settimane orsono il Delegato Provinciale di Milano, Francesco Gervasio, si era rivolto al sottoscritto chiedendo un supporto per trovare una sede che avesse le caratteristiche tali da poter ospitare l’evento.

A fronte dell’organizzazione dello scorso anno dell’evento Expo Milan Chess Move 2015 Chess Projects ha potuto far valere il proprio rapporto con l’Assessorato allo Sport del Comune di Milano chiedendo aiuto al medesimo e indicando come possibile sede ospitante la Fabbrica del Vapore di Via Procaccini a Milano e dopo un incontro preliminare in assessorato e un sopralluogo per visitare gli spazi ipotizzati ottenendo la promessa dal Comune di Milano di concederla nelle date indicate da Francesco Gervasio come conformi alle necessità e di gradimento del MIUR.

Risolta la problematica principale ovvero la sede di svolgimento dell’evento ci si è trovati di fronte ad una nuova problematica che infine si è dimostrata irrisolvibile: ovvero la predisposizione da parte del CRL di un contributo istituzionale non conforme a coprire i costi di realizzazione della manifestazione e il mancato assenso da parte di quest’ultimo di fornire una dichiarazione di responsabilità per cui, nel caso che il volume di tavoli e sedie forniti dal Comune di Milano non fossero sufficienti rispetto alla partecipazione, il CRL si sarebbe accolto gli eventuali costi di noleggio della parte mancante.

Dopo 3 settimane di incertezza e una corrispondenza via email lenta e frammentata e a seguito della mancata espressione di tale volontà Chess Projects non ha potuto fare altro che rinunciare all’organizzazione della manifestazione, procedendo ad informare l’Assessorato allo Sport del Comune di Milano.

Ovviamente tale conclusione non solo rende del tutto vano il tempo investito dai soggetti coinvolti nel progetto ma ha buone probabilità di pregiudicare nel futuro la possibilità di ottenere dal Comune di Milano ulteriore supporto all’organizzazione di eventi scacchistici istituzionali.

Da parte mia mi chiedo il seguente:

  1. Come sia possibile preventivare un contributo economico che di fatto non copre la realizzazione dell’evento salvo che non si abbia già in dote una sede di gioco attrezzata congrua ad ospitare in una giornata 250 partecipanti. Quante sono a Milano le realtà in grado di garantirla?
  2. Come sia possibile ritenere accettabile bruciare il rapporto privilegiato con un ente strategicamente chiave come il Comune di Milano?
  3. Quale senso aveva coinvolgere Chess Projects e il Comune di Milano se si aveva già un’alternativa valida che incontrasse le specificità richieste dalla manifestazione?
  4. Perché il CRL forte di un bilancio attivo e di un contributo annuo da parte della FSI ma soprattutto consapevole del proprio mandato statutario ribalti costantemente la responsabilità di organizzare questo evento giovanile (ma anche il gemello Finale Regionale) sulle ASD che non hanno il medesimo mandato ne le risorse economiche per fare fronte alla manifestazione, senza uscirne con un bilancio negativo?
  5. Dove si svolgerà dunque quest’anno la Fase Provinciale dei CGS di Milano e la sede ospitante è congrua alla realizzazione dell’evento?

Expo Milano 2015

Due anni fa in questa stessa sede il Presidente Barrera aveva identificato Expo Milano come un evento chiave per la città di Milano rimarcando inoltre come anche il mondo degli scacchi dovesse fare del suo meglio per non perdere l’occasione di essere presente ad una vetrina tanto importante; si era dunque discusso della creazione di una commissione ad hoc dove si lavorasse in tal senso e delle sinergie sia con la FSI sia con le ASD scacchistiche presenti nella provincia di Milano.

Ad un anno da tale intervento, nella riunione annuale del CRL dello scorso lo stesso Presidente Barrera ci aveva aggiornato che nulla si era in mosso in tal senso: per motivi ancora oscuri non era stata creata alcuna commissione, la FSI pare non avesse dato alcun indicazione su eventuali sinergie che potessero collegare le manifestazioni istituzionali di interesse nazionale con Expo ne a suo dire risultava esistessero ASD che avessero messo in atto progetti scacchistici significativi.

Gli eventi successivi hanno poi portato all’evidenza come in realtà almeno ben tre realtà Wasken Boys Lodi, Chess Projects e Accademia Scacchi Milano e successivamente Cavalli & Segugi stessero lavorando ad eventi scacchistici correlati ad Expo. Purtroppo nella maggior parte dei casi inconsapevoli l’un l’altro delle reciproche iniziative…

Il risultato di tutto questo è stato che gli scacchi milanesi e lombardi hanno perso una volta di più un’occasione strategicamente unica per lavorare insieme ad un progetto comune che potesse dare risalto al nostro mondo. Alcuni soggetti non hanno poi finalizzato il desiderio di realizzare il proprio evento, altri lo hanno fatto senza ottenere il successo che gli sforzi profusi e l’occasione avrebbero meritato, altri hanno scelto di realizzare la propria manifestazione nel periodo Expo senza ottenere però il patrocinio ufficiale di Expo e rimanendo dunque ai margini del tutto, altri ancora semplicemente non hanno organizzato alcun evento specifico o addirittura hanno realizzato degli eventi in sovrapposizione all’unico ufficiale.

Quale sia stato il ruolo del CRL è una domanda a cui ancora oggi è difficile dare una risposta…certamente non quello come ci si sarebbe aspettato di fungere da collettore di tutte le proposte, onde fornire un supporto strategico fondamentale nel coordinamento e nella ottimizzazione delle stesse.

A questo si aggiunge l’amarezza che sia durante la conclusione dell’ evento Expo Milan Chess Move 2015 non fosse presente alcun rappresentante di questo CRL, tanto che lo stesso rappresentante della FIDE venuto dalla Grecia fino a Milano per presenziare alla premiazione finale si è meravigliato al punto da domandare se fosse normale che nessuna esponente federale fosse presente in chiave istituzionale ad un evento che rappresentava comunque un’occasione unica per gli scacchi a Milano e che tra l’altro veniva svolto con i patrocini di Expo Milano, della FSI, del Comune di Milano e del Comitato Regionale Lombardia Scacchi.

In questo senso non è neppure la prima volta che questo CRL fa mancare il proprio supporto a manifestazioni uniche di rilevante profilo nazionale infatti nel 2013 Chess Projects aveva organizzato presso l’Alpen Resort Hotel Milano di Bratto il Campionato Italiano Assoluto a Squadre FSI (presenti oltre 50 giocatori titolati e le migliori squadre da tutta Italia e il 3° posto assoluto conseguito dalla Società Scacchistica Milanese) e anche in quell’occasione si era persa l’opportunità di trasformare un evento di rilevanza nazionale e internazionale in un’occasione di sviluppo e di condivisione per la nostra regione.

  • Perché?

C.I.A. 2015 a Milano

A novembre 2015 si è svolto a Milano presso saletta seminterrata di un albergo a quattro stelle in zona piazza Loreto il CIA 2015 molto è già stato detto in merito, purtroppo una volta di più in termini di critiche piuttosto che in termini di apprezzamento quello che mi domando in chiave CRL è il seguente

  1. “Perché in occasione dei CIA svolti negli anni precedenti a Siena, Roma e Napoli (provincia) il Comitato Regionale della regione ospitante è stato coinvolto dalla FSI con un ruolo attivo e centrale e in occasione della stessa manifestazione svolta a Milano questo non è avvenuto?”
  2. “Il CRL ha preso in considerazione di coinvolgere le ASD di Milano per creare un evento collaterale in concomitanza al CIA 2015?”
  3. “Considerato che il Torneo Crespi, tradizionalmente organizzato dalla SSM, non gode dello splendore del passato e che nel magistrale il numero dei partecipanti si aggira intorno alle 30 unità non sarebbe stato il caso di trovare modo per dare risalto a questo evento svolgendolo come evento collaterale al CIA e magari con l’occasione dotarlo di una sede che (come avveniva quando l’evento era giocato al Palazzo delle Stelline in Corso Magenta) rappresentasse un valore aggiunto per tutti i soggetti coinvolti?”
  4. Non sarebbe stato il caso di proporre alla FSI di anticipare il CIA 2015 entro il 31 ottobre e svolgerlo sotto il patrocinio di Expo, ottenendo così una sede più felice rispetto a quella dove si è svolto infine

Tesseramenti

Da ormai 2 o 3 anni assistiamo ad una stagnazione nei volumi complessivi dei tesseramenti, essendo un fenomeno ormai consolidato pare arrivato il momento che la FSI sia a livello centrale che regionale ne prenda atto e si interroghi sulle motivazioni dietro al fenomeno. Non riusciamo a crescere e siamo di fatto sempre fermi al di sotto dei 14.000 tesserati e questo nonostante la crescita del settore giovanile.

Cosa intende fare il CRL per portare il proprio contributo in merito?

Bene innanzitutto potrebbe cominciare con l’interrogarsi sul perché sempre più spesso le ASD scacchistiche decidano di svolgere tornei giovanili non omologandoli o perché ad esempio una realtà come Chess Projects pur essendo arrivata a oltre 150 affiliati under 16 abbia consapevolmente scelto di non procedere a tesserarli (150 tessere giovanile moltiplicate per € 10,00 producono una mancata entrata annua pari a € 1.500).

Entrambi queste fenomeni trovano una risposta nell’incapacità di trovare motivazioni valide e vantaggi, da una parte per svolgere una certa tipologia di tornei giovanili di carattere promozionale sotto l’ombrello federale, a causa di regolamenti (e a volte anche dirigenti) che non ne favoriscono la realizzazione o a causa dell’impossibilità di giustificare ai genitori a fronte di quali vantaggi dovrebbero sostenere un ulteriore costo per tesserare i propri figli/e.

Per quanto concerne l’attitudine attuale presente nel CRL sono emblematici i tornei svolti lo scorso anno da Chess Projects presso l’avveniristica piazza Gae Aulenti di Milano…il cui unico sostegno del CRL è stata la decisione di chiedere il versamento di una caparra di € 100,00 per lo svolgimento dell’evento conclusivo. Evento che ovviamente è stato dunque svolto senza il patrocinio della FSI e l’omologazione. Ma chi ha subito un vero danno per tale conclusione?

Forse è arrivato il momento che noi presidenti cominciamo a valutare l’eventualità di cercare una risposta a questa domanda inespressa in altri soggetti meno interessati alla sola attività agonistica e più interessati alla promozione dell’attività sportiva sul territorio…come appunto gli enti promozione sportiva.

Relazione strategica fra CRL e ASD lombarde

In questa difficile congiuntura per le ASD cosa si aspettano da coloro che hanno votato direttamente in quota società o indirettamente tramite i delegati degli istruttori e dei giocatori, come dirigenti in sede Comitato Regionale Lombardia FSI ?

Proviamo a dare una risposta a questa domanda!

Ad esempio cercano dal e nel CRL:

  • Una visione strategica vincente improntata alla trasparenza e al lavoro in team, anche tramite l’eventuale formazione di commissioni che beneficiano delle competenze presenti sul territorio (come avvenuto in Sicilia)
  • Azioni pianificate e proattive indirizzate ad affrontare e risolvere le criticità presenti e future (ad esempio nell’organizzazione delle manifestazioni giovanili istituzionali)
  • Riduzione della burocrazia ed una semplificazione dei regolamenti esistenti (invece del loro continuo proliferare)
  • Un contributo tangibile alla diffusione degli scacchi sul territorio, sia tramite progetti innovativi di cui il CRL sia capofila sia affrontando la realtà del continuo proliferare delle manifestazioni giovanili organizzate dalla ASD affiliate alla FSI ma non omologate e dunque al di fuori dell’ombrello federale, con evidenti danni per tutto il settore.

Un ringraziamento a Voi tutti per l’attenzione,

Matteo Zoldan

(Presidente Chess Projects ASD – Delegato Istruttori e Giocatori CRL – Formatore FSI – Organizzatore Internazionale FIDE – Membro Commissione Eventi della FIDE – Maestro FSI/CMF – Arbitro Regionale FSI)

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2 commenti

  1. Si ringrazia il consigliere del CRL Roberto Bernasconi per aver scelto di intervenire esponendo il suo pensiero.

    Attualità scacchistica, Informazione, dialettica e dibattito sono il fine per cui è stato creato questo spazio che rimane dunque a disposizione di chi vuole e vorrà farlo esprimendosi con educazione e nelle modalità appropriate.

  2. Il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Lombardo è fatto di persone che, purtroppo, non sono dotate di infallibilità e non v’è dubbio che possono essere stati commessi degli errori. Detto questo è altrettanto vero che se si è sbagliato lo si è fatto in buona fede. In alcuni settori, complici l’anagrafe e la molteplicità di impegni, si è verificata qualche inefficienza e ciò è innegabile. Non trovo però giusto non riconoscere alla attuale dirigenza regionale che pur tra tante difficoltà molto è stato fatto in questi anni. Sono entrato a far parte del CRL nel 2005 e si stava vivendo, processo che ancora oggi non si è esaurito, la rivoluzione provocata dall’avvento di Internet. La potenza e la velocità dei mezzi di comunicazione hanno profondamente modificato la vita della nuove generazioni ed il nostro mondo non poteva certo esserne immune. Le possibilità di interazione e di diffusione delle informazioni, come dicevo, sono cresciute e si sono velocizzate in modo impressionante. Da parte sua il CRL ha usato questi nuovi strumenti allo scopo di rendere sempre più trasparente il proprio operato; del resto il CRL riceve le risorse dalla FSI e con tali risorse deve svolgere determinati compiti previsti dalle norme statutarie dandone conto sia alla stessa FSI che ai vari soggetti locali. Chi viene eletto deve quindi avere una visione d’insieme di tutto quello che concerne il mondo scacchistico locale, arrivare ad una sintesi e quindi fare delle scelte che siano le più equilibrate possibili. Difficile non scontentare qualcuno, ma quello che conta è seguire una linea coerente che tenti di conciliare nel modo migliore possibile le direttive che arrivano dall’alto con le esigenze richieste dalla base. Questo cammino, ma molto deve ancora essere fatto, verso la trasparenza e l’efficienza totale è dimostrato da alcune decisioni assunte nel tempo da questo CD, come ad esempio quella di legare l’assegnazione delle manifestazioni istituzionali alla diffusioni di bandi per le candidature, nei quali si elencano le caratteristiche fondamentali delle stesse manifestazioni. E’ stata pubblicata da tempo una tabella dove sono indicati i parametri di base di ogni manifestazione con relativo contributo. L’andamento positivo riscontrato recentemente nella Tesoreria del Comitato ci ha consentito di far crescere nel tempo questi contributi e in presenza dei corretti presupposti non abbiamo mai negato un ulteriore aiuto a sostegno delle manifestazioni chiuse in perdita per l’organizzatore. E’ del resto evidente che non possiamo garantire la copertura totale dei costi(e nemmeno fissare dei criteri per poi rimangiarceli alla prima occasione utile): non abbiamo le risorse necessarie per farlo. Manifestazioni importanti, specie se giovanili e caratterizzate da numeri rilevanti, offrono la possibilità di coinvolgere sponsor (pubblici e privati) con conseguente incremento della voce entrate per l’organizzatore. Un esempio pratico che ho vissuto in prima persona è stata l’organizzazione della Fase Regionale dei CGS dello scorso anno dove, a fronte di un bilancio complessivo di circa 7000 euro e con un contributo CRL di 900 (senza possibilità di chiedere quote di iscrizione ai partecipanti) la manifestazione è perfettamente riuscita con soddisfazione di tutti; tutto ciò è stato possibile grazie all’instancabile ed alla caparbia attività degli organizzatori i quali sono andati a bussare a molte porte riuscendo alla fine nella loro impresa senza chiedere al CRL un centesimo in più di quanto stabilito. Con questo non voglio certamente sostenere che la organizzazione di determinati eventi non rappresenti un onere ed un impegno non indifferente da parte di chi organizza; anzi, da parte del CRL tutto ciò è motivo di forte apprezzamento e gratitudine. Conosciamo bene anche noi il significato della parola “sacrificio” e cosa vuol dire mettersi a disposizione per il bene comune. Il CRL però, lo ripeto, non ha una disponibilità infinita di risorse; ora stiamo attraversando un periodo positivo, ma in un passato nemmeno troppo lontano è capitato di dover ritardare di qualche tempo la erogazione di contributi per mancanza di liquidità. La gestione dei fondi deve essere molto accorta; del resto questi fondi provengono da tutta la attività ufficiale che si svolge in Lombardia ed è quindi normale che i soggetti che contribuiscono a tutto questo si aspettino un ritorno ai loro investimenti. In più il CRL si deve occupare e deve investire anche nella attività Promozionale che rappresenta un settore strategico e di fondamentale importanza. In questi anni il CRL ha gradualmente modificato la sua strategia relativamente a quest’ultimo punto. Si è deciso di abbandonare la strada della Challenge Italia Giovani (manifestazione che ora ha assunto, oltre che un altro nome, una differente filosofia che, anche se in modo diverso, va comunque a sostegno della attività giovanile) per varie ragioni, per andare ad investire pesantemente nella scuola. Il cambiamento di strategia in parte è dovuto ad input federali: la FSI ha invitato infatti gli organi periferici ad attivare corsi per gli Insegnanti; in parte è stato la conseguenza dell’osservazione della realtà. E’ un dato oggettivo infatti che il numero di scuole coinvolte nei CGS è cresciuto in modo significativo negli ultimi anni. Del resto i contributi per questa voce erano nel 2005 pari a 800 euro mentre oggi sono saliti a 3000. Si può fare di più e lo si può fare meglio ? può darsi, ma l’impegno c’è e si vede. Legittime sono senza alcun dubbio le rimostranze fatte al CD del CRL da parte della ChessProject e della Accademia Scacchi Milano, ma ripeto ancora una volta che nel CRL dobbiamo avere una visione d’insieme; prenderemo atto dei rilievi fatti ma dobbiamo rispondere del nostro operato a tutti i soggetti attivi sul nostro territorio, anche se a volte questo significa prendere decisioni difficili e che non tutti possono gradire. C’è ancora parecchio lavoro da fare; in primis eliminare alcune sacche di inefficienza e rendere ancora più trasparente ed interattivo l’operato del CD. Ma tutti devono fare la propria parte, Società incluse. Migliorare i rapporti tra dirigenza e società è nell’interesse di tutti. Se da un lato questo vuol dire che da parte nostra si deve lavorare per cercare di venire incontro alle esigenze dei circoli, è anche altrettanto importante che non ci si dimentichi mai del reciproco rispetto dei ruoli e delle rispettive prerogative e responsabilità.
    Roberto Bernasconi