Un caso interessante – La doverosa replica di Chess Projects ASD

In data odierna mi hanno segnalato la presenza di questo articolo, “Un caso interessante”, a firma del Sig. Marco Faggiani sul Blog SoloScacchi http://soloscacchi.altervista.org/?p=57278&cpage=1#comment-310476 . Blog che da parte mia non frequento con assiduità.

Riporto di seguito il testo:

UN CASO INTERESSANTE ALL’ULTIMO CIS
IL CONSIGLIO FEDERALE NON TRATTA IL RICORSO DEL CENTURINI DICHIARANDOSI INCOMPETENTE

Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire nè peggior cieco di chi non vuole vedere.
Ma andiamo per ordine: siamo all’ultimo CIS, raggruppamento di Santa Margherita, serie C, incontro Centurini-Chess Projects Wizards
L’incontro fra le due formazioni al primo turno, venerdì 16 marzo 2018, ha inizio alle ore 18,00.

Cosa dice il regolamento? I capitani delle squadre, prima dell’inizio dell’incontro, devono scrivere sugli appositi moduli le formazioni delle rispettive squadre. Così accade.
L’avvio degli orologi ovviamente è contemporaneo su tutte le scacchiere e il match inizia. Perfetto.
I giocatori del Centurini sono tutti schierati. Due giocatori della Chess Projects, la prima e la seconda scacchiera, non sono ancora arrivati.
Ma tutti gli orologi sono in moto. E sui moduli sono già stati scritti i nomi dei giocatori, tutti tratti dalla lista delle squadre.
Il capitano del Centurini Andrea Carosso, che aveva già consegnato la lista della propria squadra, chiede al direttore di gara quale sia la formazione avversaria e ottiene la visione della lista dei giocatori appena consegnata, che risulta così composta:

1. Juhasz Kristof Daniel
2. Zoldan Matteo
3. Bargeri Ludovico
4. Podini Francesco

La squadra genovese è composta da

1. Daniele Cantoro
2. Andrea Carosso
3. Luca Dormio
4. Roberto Del Noce

Poi arrivano, in ritardo, gli altri giocatori avversari, che prendono posto sulle prime due scacchiere.

A questo punto, arriva la sorpresa che non t’aspetti, che movimenta la giornata: Daniele Cantoro, prima scacchiera del Centurini, nota che l’ avversario contro cui sta giocando ben difficilmente potrebbe essere Juhasz Kristof Daniel, ma, incontrovertibilmente, è un’ altra persona, di sesso femminile!
Il fatto viene riportato alla Direzione di Gara, che accerta che l’avversario opposto a Cantoro in prima scacchiera è la WIM Cécile Haussernot e che questo nome non compariva nel modulo compilato prima dell’inizio dell’incontro.
Una manina, a match iniziato, aveva evidentemente tirato una riga sul nome di Juhasz e l’aveva sostituito con quello di Cécile. Non è semplicemente fantastico tutto questo?
L’arbitro avrebbe dovuto secondo noi, sin da subito, sanzionare l’evidente irregolarità, per molto meno abbiamo visto squadre penalizzate (anche nostre), ma niente, fa giocare. I nostri continuano le partite, anche se psicologicamente condizionati e scossi, senza volere nulla togliere al valore dei nostri avversari,
da una decisione apparsa sconcertante.
Al termine dell’incontro, vinto dai lombardi, il capitano del Centurini Andrea Carosso consegna alla Direzione di Gara ricorso scritto contro l’omologazione dell’incontro, motivato dalla difformità della squadra schierata rispetto a quella dichiarata.
Il giorno successivo, sabato 17 marzo, la Direzione di gara comunica verbalmente a Carosso che la Direzione del CIS (con cui aveva avuto un colloquio diretto e prolungato) ha respinto il ricorso.
Lo stesso giorno, il Presidente della S.D. Scacchistica Luigi Centurini, Marco Faggiani, invia una mail alla Direzione Nazionale CIS chiedendo una spiegazione logica e razionale dei motivi del rigetto del ricorso.
Nella risposta, che perviene solo lunedì 19, la Direzione CIS dichiara che la formazione schierata da Chess Projects Wizards al primo turno era assolutamente regolare, in quanto l’inserimento della WIM Haussernot era avvenuto nei termini previsti e, se c’era stata una difformità fra la lista consegnata con quella dei giocatori effettivi, era dovuta ad un errato intervento della Direzione di Gara, che avrebbe fatto correggere una non ben definita lista originaria, con la motivazione che la WIM Haussernot non era compresa nell’elenco dei giocatori iscritti, motivazione errata per difetto documentale della Direzione stessa.
Esterrefatti da una situazione a dir poco paradossale, ma solo fino ad un certo punto, facciamo ricorso al Consiglio Federale.
Il Consiglio Federale in data 23 giugno decide… di non decidere, in quanto il ricorso sarebbe inammissibile, “non sussistendo competenza del Consiglio federale per difetto di competenza”.
Ma il Consiglio, pur dichiarando il ricorso non ammissibile, cerca di essere “ecumenico”: difende le decisioni degli arbitri, dà ragione alla Chess Projects, ma, siccome la situazione è effettivamente imbarazzante, ridà i soldi della cauzione (500 euro) che il Centurini ha versato per la trattazione del ricorso, con la motivazione che “tenuto conto, inoltre, della peculiarità della questione, in ordine alla quale non sussistevano precedenti, nell’esercizio di una valutazione equitativa sul punto, appare possibile disporre la restituzione alla società ricorrente della tassa versata all’atto della presentazione del ricorso”.
Poi chissà perché il Consiglio si spinge in considerazioni di merito, che tutto sommato poteva risparmiarci essendosi dichiarato un attimo prima incompetente.
In sostanza, la formazione aggiornata con il nominativo della giocatrice sarebbe stata dallo stesso Direttore nazionale CIS inserita e pubblicata per tempo online sul sito FSI e così resa conoscibile a tutte le squadre del girone; inoltre, si afferma, che nel caso di specie non era stato da lui nominato alcun Direttore di girone. In effetti, il signor Matteo Zoldan, Presidente della Società Chess Projects aveva assicurato sin da subito in sede di torneo di aver provveduto ad inserire la WIM Haussernot in data 5 marzo in lista (quindi, nei termini previsti dal Regolamento Attuativo), dandone notizia via mail al Direttore CIS. Peccato che all’arbitro del torneo di S. Margherita evidentemente questo non risultasse.

Non abbiamo ragione di dubitare delle dichiazioni di Zoldan, non siamo certo accecati dal pregiudizio, ma è difficile negare l’evidenza dei fatti:

1) la squadra Chess Projects ha modificato a match iniziato la squadra in campo;

2) nel ricorso abbiamo fatto semplicemente riferimento al regolamento in vigore, non a quello che sta nelle intenzioni future dei responsabili.
E oggi l’articolo 3.1 del regolamento prevede chiaramente che “Sarà possibile, previa comunicazione scritta e telefonica al Direttore Nazionale, al responsabile del girone ed al responsabile della squadra avversaria prevista nel primo turno di campionato, effettuare al massimo due inserimenti e/o più cancellazioni. Tale possibilità non è consentita nei 10 giorni che precedono quello del 1° turno”.

L’inserimento della Haussernot sarà avvenuto nei termini, ma a noi – ed evidentemente neppure all’arbitro – non è giunta alcuna comunicazione.

Per noi la storia finisce qui, anche se non è stata scritta una bella pagina. Naturalmente, ognuno potrà farà le proprie considerazioni sull’episodio.
La “dietrologia” ci interessa solo fino ad un certo punto. Per quanto ci riguarda, continueremo a vigilare sull’osservanza dei regolamenti, che, fino a quando rimangono in vigore, devono essere applicati e rispettati da tutti. Ci sono dei confini che sono invalicabili, ma questa volta sono stati valicati.

In quanto presidente di Chess Projects ASD ne ho preso dunque visione e pubblico sul medesimo e qui sul Blog di Chess Projects la nostra risposta ufficiale: procedo in tal senso prima di inoltrare tutto quanto qui pubblicato alla data di oggi 27 luglio 2018 ai nostri legali per valutare nelle sedi legali opportune eventuali azioni a nostra e mia tutela.

Innanzitutto va esplicitato che l’articolo in questione era stato già pubblicato su Facebook a seguire dalla sentenza riportata sull’ultimo verbale del consiglio federale della FSI e già aveva avuto una risposta del sottoscritto, pubblicata sul mio profilo Facebook e sul gruppo Chess Projects presente su Facebook dunque chi fosse fra i miei contatti FB o nel gruppo avrebbe potuto già prendere visione di alcuni nostri commenti in merito.

Detto questo premetto che NON è mia intenzione in questa sede ripercorrere la vicenda sin dall’inizio perché lunga e articolata, mi preme invece solo evidenziare alcuni aspetti cruciali relativi ai fatti, relativi all’articolo e relativi ai commenti qui sopra presenti:

  • La lettera in questione pubblicata a firma del tesserato FSI Sig.Marco Faggiani rappresenta la visione di un soggetto implicato nella vicenda che dunque ha chiaro ed evidente interesse a farlo a proprio beneficio. Nella fattispecie la ricostruzione offerta è fuorviante, imprecisa e incompleta e si suppone abbia il presunto fine di indurre il lettore ignorante (che ignora i fatti avvenuti) a farsi un’idea di quanto avvenuto a favore del Centurini e a  giudicare di conseguenza i comportamenti degli attori, gli avvenimenti e soprattutto la sentenza della FSI. Lo stesso vale per i commenti di parte contenuti nell’articolo.
  • Il circolo Centurini ed il capitano della squadra, Sig. Andrea Carosso, si sono appellati ad ogni grado di giudizio, arbitro del raggruppamento, direttore del CIS, commissione CIS e consiglio federale della FSI, ovvero ben 4 livelli! E a ogni grado hanno avuto torto! Manca ormai all’appello solo il CONI, il TAS di Losanna ed il Papa. Rimaniamo in attesa di vedere se verranno consultati anch’essi e come si esprimeranno in merito. Nel frattempo possiamo solo sottolineare quanto sia intellettualmente scorretto appellarsi a degli organi di giudizio e poi ricusarli dopo che i medesimi hanno preso in esame il caso ed espresso il loro giudizio in merito. Questa è una prova aggiuntiva della sportività dimostrata durante l’intera vicenda dal capitano della squadra del Centurini e dalla dirigenza del circolo scacchistico medesimo.
  • Chess Projects fino alla decisione finale del consiglio federale non è mai entrata in merito all’aspetto legale della questione per il semplice motivo che non ci compete. Siamo presenti come sportivi non come avvocati, quello che sappiamo è che abbiamo giocato correttamente a scacchi e abbiamo vinto l’incontro alla scacchiera! Se poi il risultato della scacchiera avesse dovuto (passato…) essere modificato sulla base di motivazioni di carattere normativo era responsabilità di chi demandato a prendere tali decisioni. Riteniamo però che tali decisioni dovevano e debbano essere prese sulla base di informazioni corrette, esaustive e veritiere…non ad esempio, come qualche giudice da strapazzo si è permesso di fare, qui sulla base di informazioni incomplete, tendenziose e fuorvianti.
  • La squadra del Centurini ha perso alla scacchiera il primo turno contro di la squadra di Chess Projects per 3 a 1 e preso atto che il risultato dell’incontro fosse registrato dall’arbitro del raggruppamento in forma sub judice per ulteriori verifiche con la legittimità da parte loro di presentare reclamo.
  • Il capitano del Centurini, Sig. Andrea Carosso dopo circa 10 minuti dall’inizio delle partite e dunque con la conoscenza dei fatti che poteva avere in quel frangente e senza avere sentito ne le valutazioni dell’arbitro ne le argomentazioni della controparte ha esordito dicendo “Chiediamo la vittoria per 4 a 0”. Io mi chiedo e l’ho chiesto per lettera al presidente del circolo Centurini (senza peraltro ottenere alcuna risposta) in quale sport avvenga un comportamento simile. In quale sport dopo 10 minuti dall’inizio della competizione un giocatore impegnato si reca dall’arbitro reclamando l’immediata e perentoria vittoria e con il massimo risultato possibile ? (visto le cose aberranti in termini di commenti che ho letto su questo Blog la domanda può essere girata anche alle persone che hanno commentato).
  • Successivamente al primo turno la squadra del Centurini non ha completato il raggruppamento del CIS in questione, ritirandosi di fatto senza sapere se il ricorso presentato sarebbe o meno stato accolto e, come tutti i ritiri in competizioni a squadre in essere, falsando in parte l’esito sportivo del girone. I risultati dei successivi incontri a quello iniziale sono a disposizione di chi vorrà approfondire in merito (a mia memoria ma potrei sbagliarmi si trattava forse di un pareggio e di una sconfitta)

Veniamo ora ad alcune informazioni di carattere tecnico che sono cruciali nella comprensione della vicenda:

  • Prima dell’inizio del CIS 2018 Chess Projects si è trovata nella necessità di aggiungere in lista la WIM Cecile Haussernot perché il IM Kristof Juhasz non era in condizione di prendere parte al torneo, come invece inizialmente previsto, e lo ha fatto nei tempi richiesti dal regolamento FSI, tesserando correttamente la giocatrice in questione ed informando il direttore del CIS Fabrizio Frigieri . Inoltre CP lo ha fatto accertandosi che la procedura fosse stata fatta correttamente ed infine chiedendo e verificando che il nome della giocatrice fosse inserito nel sito della FSI per conoscenza delle altre squadre del suddetto girone.
  • Il sottoscritto Matteo Zoldan NON ha compilato il foglio referto dell’incontro ne lo ha firmato, a differenza di quanto dunque affermato, supposto o ipotizzato da alcune persone presente su questo Blog e si riserva di valutare col proprio legale se rivolgersi nelle sedi opportune a tutela della propria persona ed immagine. Nella fattispecie non essendo il medesimo stato esposto sui tavoli da gioco il sottoscritto durante il primo turno non era neppure a conoscenza che qualcun altro lo avesse fatto al suo posto, per di più firmando al posto suo senza averne alcuna autorizzazione. Il foglio in questione è stato mostrato al sottoscritto dall’arbitro solo durante il turno, dopo che il sottoscritto lo aveva richiesto espressamente, a seguito della protesta del capitano avversario in merito allo schieramento della squadra di CP.
  • Il sottoscritto Matteo Zoldan NON ha effettuato alcuna modifica al foglio dell’incontro a differenza di quanto dunque affermato, supposto o ipotizzato da alcune persone presente su questo Blog e si riserva di valutare col proprio legale se rivolgersi nelle sedi opportune a tutela della propria persona ed immagine.
  • Il IM Carlo d’Amore seppur tesserato con Chess Projects e presente presso la sede di gioco NON  è un giocatore della squadra impegnata nel suddetto incontro (Chess Projects Wizards) ma di un’altra squadra di Chess Projects (Chess Projects Surfers) presente nella stessa sede di gioco, ne è un dirigente di CP ne ha altri incarichi inerenti a CP di carattere dirigenziale o sportivo diversi da quello di giocatore.
  • Il regolamento del CIS relativo alle serie diverse dalla serie Master non impone ai capitani delle squadre, o a loro eventuali sostituti, di essere presenti al più tardi 30 minuti prima dell’inizio degli incontri per comunicare la formazione, o di farlo comunque in altre modalità entro questo stesso tempo. La richiesta di precedere in questo diversa modalità è stata comunicata ai capitani delle squadre via email solo pochi giorni prima dell’inizio delle partite e nonostante le proteste di alcuni di loro confermata come atto d’imperio dall’arbitro che però verbalmente aveva espresso flessibilità in merito ai tempi entro cui andasse effettivamente fatto.
  • Nello stesso raggruppamento l’anno precedente con arbitro responsabile diverso ci si presentava alla scacchiera e si dava la formazione agli avversari scambiandosi i fogli referto o compilando direttamente quello presente sul tavolo con i nominativi dei giocatori
  • Al primo turno in sala di gioco non erano esposti i fogli delle formazioni delle squadre per alcun incontro ne erano presenti sui tavoli. A seguito della richiesta effettuata dal sottoscritto l’arbitro del raggruppamento ha mostrato ai due capitani un elenco della formazione non aggiornato che NON presentava il nominativo della WGM Cecile Haussernot. A seguito della verifica effettuata sul posto durante l’incontro è stato appurato e poi riconfermato anche dal direttore del CIS che la giocatrice in questione era regolarmente tesserata e presente sul sito FSI nella formazione della squadra CP.
  • Chess Projects ha vinto l’incontro alla scacchiera per 3 a 1 senza altre proteste per fatti diversi da quello avvenuto. La protesta presentata dai nostra avversari e soprattutto la modalità arrogante, poco sportiva e perentoria con cui la medesima è stata presentata ha creato un clima di gioco poco sereno del quale hanno fatto le spese soprattutto i due capitani che tra l’altro si fronteggiavano fra loro in seconda scacchiera. La partita in questione ha avuto esito favorevole al sottoscritto con il nero.
  • Alcuni giocatori del Centurini a fine incontro hanno preso da parte il sottoscritto perché probabilmente oltre ad aver apprezzato la serenità con cui ci siamo comportati durante l’incontro avevano l’interesse di ascoltare anche l’altra campana. Hanno chiesto dunque alla mia persona alcune informazioni in merito alla questione prima scacchiera e ascoltate le mie informazioni ed argomentazioni mi hanno detto che non ritenevano di voler vincere un incontro per un motivo simile e che da parte loro confidavano che il loro capitano e dirigenti non avrebbero proceduto con il ricorso. La cosa suona alquanto surreale visto che 4 gradi di giudizio e 5 mesi dopo siamo qui ancora a scrivere in merito a questa triste vicenda (!)
  • Dopo l’esito negativo del ricorso presso il direttore del CIS e presso la Commissione CIS e prima che venisse successivamente presentato anche in consiglio federale il sottoscritto si è sentito di scrivere in forma privata e spontanea al presidente del circolo scacchistico Centurini premettendo che non entrava in merito agli aspetti normativi ma che riteneva eccessivo e lontano dai vincoli di sportività alla base di qualsiasi competizione sportiva reclamare in una serie minore una vittoria per un cavillo regolamentare quando la scacchiera aveva dato esito ben diverso. A tale lettera non è seguita alcuna risposta.

Altro da dire credo che non ci sia; a titolo personale ci tengo a esprimere anche il mio dissenso e disgusto verso il “tribunale telematico” (perché questo è quello che di fatto avete fatto qui)  messo in piedi su questo sito a seguito della pubblicazione di questo articolo. Un tribunale telematico “aggiuntivo” che si permette di esprimere giudizi e valutazioni sulla base del riscontro solo di una delle due parti, che lo fa senza essere a conoscenza di aspetti sostanziali della vicenda, dimentica evidentemente di riflettere sul fatto che se il ricorso in questione è stato rigettato in 4 sedi di giudizio dove erano coinvolte persone diverse qualche motivo fondato ci sarà stato e che assume come dati di fatto avvenimenti ed azioni mai avvenuti (come la firma del sottoscritto sul foglio referto alla consegna iniziale del medesimo).

Vi invito peraltro a fare una seria riflessione su quale CIS volete partecipare, sempre che siate effettivamente giocatori attivi, cosa tutta da verificare (alcuni come Stefano Ranfagni e lo sono e per questo è ancora più sconvolgente leggere certe affermazioni presenti nei messaggi postati). Volete il CIS delle carte bollate dove in serie C si chiede la vittoria 4 a 0 per un nome al posto di un altro presente in una lista o quello dei veri sportivi che si affrontano alla scacchiera con onore e dignità ?

Per chiudere credo la palma del commento più inadeguato (con fatica mi contengo nell’uso dell’aggettivo) se lo contendano due messaggi: uno è quello dove sia dice che in questo caso non era neppure necessario ascoltare la controparte, l’altro quello che cita come siccome il sottoscritto alcuni mesi dopo avrebbe diretto la fase finale del CIS Master la cosa avrebbe avuto una qualche rilevanza in sede di giudizio…poi in parte ritrae adducendo questo brutto pensiero ad altri…il tutto però dimenticando che le sedi di giudizio sono state ben quattro, composte da più persone, e tutte sfavorevoli alla proposta presentata dal Centurini. Complimenti a entrambi per l’onestà intellettuale dimostrata.

Ricordo infine ai gestori di Blog come questo non solo i  vincoli legislativi che hanno in materia degli articoli o dei messaggi che appaiono sui medesimi ma anche l’opportunità se si conoscono i soggetti citati di informarli in merito in modo che abbiamo piena e reale facoltà di decidere se replicare o meno e in quale sede. 

Quanto chiedo ora è che sia concessa a questa risposta (da mantenersi alla fine dei commenti) la stessa visibilità avuta dall’articolo a cui replica a e che sia dunque pubblicata sul Blog col titolo “Un caso interessante – La doverosa replica di Chess Projects ASD

Come ho anticipato sopra da parte nostra e da parte mia valuteremo con i nostri legali se quanto pubblicato è lesivo della onorabilità della nostra realtà scacchistica e/o del sottoscritto e nel caso ci rivolgeremo nelle sedi opportune per tutelarle e tutelarci.

Distinti Saluti,

Matteo Zoldan
(Presidente Chess Projects ASD)

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