London Chess Classic 2012 – Day 6

Grande giornata ieri qui al London Classic, d’altronde non capita spesso di avere 4 risultati decisivi su 4 partite!
Si era capito subito sin dall’inizio delle partite che sarebbero “volate le mazzate”‘; perchè erano presenti degli accoppiamenti piu’ sbilanciati del solito, perchè si trovavano opposti due giocatori molto attivi come Judit Polgar e Hikaru Nakamura…ed infine perchè Carlsen in questo momento è in una zona tutta sua da dove fa quello che vuole e quando magari non è la posizione ottenuta a giustificare una vittoria ci pensa l’avversario del giorno a contribuire in modo decisivo…vedi Adams ieri!
Tornando alla cronaca (fredda è impossibile perchè per principio lasciamo quella e le analisi delle partite a siti molto piu’ organizzati di noi) si cominciava con un Sir Gawain Jones che partiva lancia in resta all’assalto di un Vishy Anand che tutti avevano giudicato un po’ spento nelle prime partite (e non solo qui, purtroppo…), l’inglese ha scelto di abbandonare la consueta apertura di re (1. e4) per quella di donna (1.d4) per impostare una linea anti Gruenfeld molto specifica (3. f3) adottata dallo stesso Anand contro lo sfidante al titolo di campione del mondo, Boris Gelfand durante la partita decisiva del match mondiale, dello scorso maggio.
Non sapremo mai cosa aveva preparato Gawain contro eventuali altre risposte del nero (Nimzoindiana, Slava e Gambetto di Donnna fra tutte) quello che sappiamo è che pero’ i commentatori hanno dimostrato tutti una certa perplessità nei confronti della scelta dell’inglese un po’ perchè fuori dal suo repertorio e dalla sua esperienza ed un po’ appunto per il lavoro di preparazione teorica che l’indiano doveva aver svolto per il match mondiale.
Finalmente a Londra! 🙂
Per chi come me ama da sempre l’Inghilterra e Londra appena atterati subito si riprovano e si assaporano quelle cose che la rendono speciale, no non sto parlando del cielo plumbeo e della nebbia che ormai non c’è quasi piu’ perfino qui, maggior parte del tempo, ma della civiltà e dell’efficienza misti a quel pizzico di british humour e understatement (ma anche compiacimento nel sapere, o nel credere, di essere diversi e al top allo stesso tempo).
Recuperato il bagaglio grazie al Heathrow Express sono a Paddington in 20 minuti scarsi e da li’ visto che ormai padroneggio “il Tube” mi avvicino il piu’ possibile alla zona dell’albergo, Notting Hill al confine con Bayswater, prima di fare l’ultima parte in cab (taxi in parole semplici) giusto perchè le valgie per 7 giorni pesano e l’albergo al primo colpo bisogna capire esattamente dove si posiziona rispetto alla fermata di Bayswater (in realtò saranno meno di 10 minuti a piedi…). Quest’anno memore della pessima esperienza e scelta della prima parte della settimana ho abbandonato Kensigngton e i suoi claustrofobici boutique hotel per Notting Hill/Bayswater prenotando un appartamento che costa meno della camera d’albergo dell’anno scorso ma ha il doppio della metratura, un bagno per umani e addirittura una piccola cucina a vista…che non ho intenzione di usare, ovviamente 😉
Scaricate le valigie volo al Olympia Center in Hammersmith dove si svolge il London Classic, subito all’entrata la prima sorpresa: l’allestimento è cambiato! Ora c’è una grande hall con le foto dei protagonisti e una scacchiera e set dei classici pezzi giganti.
Ascensore ed arrivati al secondo piano eccomi nel foyer, effettuato l’accredito dove mi accoglie una delle assistenti del deus ex machina, Malcolm Pein, incontro subito l’Operation Director e suo braccio destro, Tao…il cognome non lo scrivo perchè è impronunciabile e per il copia e incolla facciamo domani eh 🙂
Dritto in sala VIP e appena entrato mi imbatto nell’intero squadrone inglese del passato, del presente e del futuro; infatti sono presenti Nigel Short, Julian Hodgson in veste di commentatori ufficiali (Nigel scatenato in questa nuova veste che lo libera dalle responsabilità e dalle mazzate del giocare e lascia spazio alla sua anima di diavoletto…), John Nunn, John Speelman (vestito al solito da paura…) , Stuart Conquest (sempre meno impegnato come giocatore e piu’ impegnato con Direttore del Torneo di Gibilterra) e uno stuolo di IM capitanati da Malcolm Pein e con lui Ali Mortazavi, Richard Palliser, Lawrence Trent ed un super specialista del Dragone di cui al momento mi sfugge il nome (aiutatemi voi!).
Eccoci: www.chesspro.it/pagine/tornei/london.html
Il tempo è passato veloce ed ecco che da fine agosto quando mi trovavo ad Istanbul per le Olimpiadi è già inizio dicembre…e dicembre da 3 anni a questa parte nel panorama scacchistico è sinonimo di London Chess Classic: il super torneo di scacchi organizzato dall’infaticabile Malcolm Pein.
Qui di seguito la conferenza stampa iniziale: www.livestream.com/LondonChessClassic
A breve dunque sarò in partenza per Londra dove, come lo scorso anno, mi aspetta una settimana abbondante relax e lavoro promozionale/relazionale (vi dice qualcosa l’Open del Salento 2013? 🙂 www.chesspro.it/pagine/tornei/2013_Salento.html ) ed anche la possibilita’ di seguire dal vivo il London Chess Classic 2012!!
Carlsen e gli altri visti da vicino i commenti di autorevoli commentatori e protagonisti nella “analysis room”, la sala vip (ci saranno ancora Kasparov e Kortchnoi), la caccia agli autografi dei giocatori preferiti, foto, tornei lampo serali e quant’altro. Il tutto mischiato con visite turistiche ai siti turistici e culturali della multietcnica Londra.
Spero come l’anno scorso di incontrare qualche italiano, il quale, invece dei soliti tornei di casa, abbia scelto di provare l’avventura in terra inglese.
Oggi essendo ancora qui ho visionato la diretta delle partite, scambiando qualche tweet con un noto GM inglese passato quest’anno ai commenti invece che alla partecipazione, e lui stesso era molto critico sul rendimento offerto da alcuni giocatori che hanno giocato molto sotto il loro livello minimo standard. Nello specifico malissimo Judit Polgar (…d5 non si puo’ proprio vedere, men che meno a questo livello!) e male anche Aronian (abusare del “bianco” cosi’..) malino anche Mcshane che spreca un’occasione senza infinr riuscire ad agguantare neppure la patta, un po’ meglio, ma dovra’ fare molto di piu’ se vuole fare punti, Gawain Jones, il quale peraltro partiva da sfavorito.