Breaking News – Elezioni FIDE

Tromso – Norvegia, 11 agosto 2014

All’estremo nord dell’Europa presso Artic University di Tromso, piccola città norvegese situata all’interno del circolo polare artico ed in contemporanea con le Olimpiadi di Scacchi si è appena conclusa l’elezione per il Presidente della FIDE (Fédération Internationale des Échecs), federazione internazionale che annovera milioni di iscritti in tutto il mondo e centinaia di federazioni affiliate, tanto da essere valutata inferiore in termini di volumi solo alla FIFA.

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Il Presidente della FIDE per i prossimi 4 anni sarà nuovamente Kirsan Ilyumzjnov, proveniente dal lontano stato asiatico della Calmucchia, la quale dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, è diventata repubblica autonoma affiliata alla Russia a partire dal 1992.

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Alla votazione erano presenti 176 federazioni delle 184 affiliate, votanti 174: l’esito è stato incerto fino all’ ultimo producendo infine la conferma del presidente uscente Kirsan Ilyumzjnov con un 110 contro i 61 del rivale Garry Kasparov.

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Esce dunque sconfitto il russo ed ex campione del mondo di scacchi Garry Kasparov, famoso negli anni 90’ per i suoi infiniti match mondiali contro il Grande Maestro russo Anatoly Karpov, per il talento alla scacchiera, lo stile di gioco aggressivo ma anche per la vulcanica personalità.

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La campagna elettorale che ha portato a questo esito è stata controversa e piena di feroci attacchi da ambo le parti; nonostante la nazionalità russa Kasparov non ha goduto certo dell’appoggio del suo paese natale, apertamente schierato con Ilyumzhinov.

Numerosi sono stati i momenti in cui Garry Kasparov stesso ha attaccato direttamente Vladimir Putin, integrando politica internazionale e politica sportiva. Non sempre il mondo sportivo ha dimostrato di apprezzare questo indirizzo dato alla campagna elettorale del russo.

Al suo fianco era presente un altro Grande Maestro, nel passato sfidante per il titolo mondiale (perse un match proprio contro Garry Kasparov nel 1993) l’inglese Nigel Short, ancora attivo agonisticamente e giornalista per una delle principali riviste scacchistiche del panorama internazionale, “New in Chess” .

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Ingenti i capitali finanziari che entrambi i candidati hanno promesso di investire per lo sviluppo degli scacchi nel mondo ed in particolare in Africa, continente dove questi sono attualmente diffusi solo in alcuni paesi e molto spesso grazie ad iniziative di carattere volontario.

Sia in questo continente che negli altri la parola all’ordine del giorno è “Chess in School” ovvero “Scacchi a Scuola” e in questo settore vanno la maggior parte degli investimenti promessi dai due candidati.

Il risultato finale dell’elezione rappresenta senza dubbio la vittoria del presidente uscente Kirsan Ilyumzhinov e del gruppo dirigenziale che guida questo organismo da oltre un ventennio (!) ed i cui risultati, in particolare quelli ottenuti nell’ ultimo mandato, hanno convinto le quasi 200 federazioni affiliate a rinnovare la fiducia per i prossimi 4 anni.

Ora tutta la comunità scacchistica attende che il tempo delle accuse e delle lotte interne sia ormai alle spalle e si possa ripartire dal motto che ha guidato la Federazione Internazionale fin dalla sua fondazione a Parigi nel 1924:

“Gens una sumus”.

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